Un’auto viene tamponata e finisce in una scarpata perché manca il guard-rail. La colpa è solo di chi ha causato l’incidente o anche del gestore della strada? La Cassazione (1) ha stabilito che entrambi sono responsabili.
Due donne viaggiavano in auto quando un’altra vettura le ha tamponate. L’auto è uscita di strada e si è ribaltata in una scarpata, causando la morte delle occupanti. Il tratto di strada non aveva guard-rail, una barriera che avrebbe potuto impedire la caduta. I familiari delle vittime hanno chiesto un risarcimento. Nei primi due gradi di giudizio, il tribunale ha condannato il gestore della strada a pagare metà della somma dovuta perché, se ci fosse stato un guard-rail, l’auto non sarebbe precipitata. Il gestore della strada si è difeso sostenendo che non aveva l’obbligo di installare barriere, poiché la strada era stata costruita nel 1969 e non era mai stata oggetto di lavori di ammodernamento.
La Corte ha chiarito che chi gestisce una strada deve garantire la sicurezza non solo della carreggiata (cioè la parte dove circolano i veicoli), ma anche delle barriere di protezione e di tutti gli altri elementi accessori. Non basta rispettare le regole previste dalla legge: il gestore deve anche valutare i rischi concreti e prendere tutte le misure necessarie per evitarli. Nel caso specifico, l’assenza del guard-rail ha contribuito a peggiorare le conseguenze dell’incidente.
La Cassazione ha stabilito che la responsabilità va divisa a metà tra: 1. Chi ha causato il tamponamento, perché ha innescato l’incidente; 2. il gestore della strada, perché non ha messo in sicurezza un tratto pericoloso.
Anche se la strada era vecchia e non obbligata a seguire le regole più recenti sulle barriere di sicurezza, il gestore avrebbe dovuto accorgersi del pericolo e installare il guard-rail per proteggere gli utenti della strada
Chi gestisce una strada ha sempre il dovere di controllare che sia sicura, anche se non sono previste norme specifiche. Se una strada presenta un rischio evidente, come una scarpata senza protezioni, il gestore può essere ritenuto responsabile in caso di incidente. Questa sentenza conferma che la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa: gli automobilisti devono guidare con prudenza, ma chi amministra le strade deve fare tutto il possibile per ridurre i rischi.