Immagina di esserti sposato in chiesa, ma quando decidi di separarti scopri che il tuo matrimonio, per lo Stato, non è mai esistito. Sembra assurdo, ma è successo davvero. Dopo il matrimonio religioso, il parroco deve trascrivere l’atto nei registri dello stato civile: solo così il matrimonio è valido anche per la legge. Senza questo passaggio, il matrimonio esiste solo “per la Chiesa”, ma non per lo Stato. Nel caso esaminato dalla Cassazione (1), la moglie voleva regolarizzare la situazione, ma il marito si è opposto. Se non c’è accordo tra i coniugi, non basta la volontà di uno solo per trascrivere il matrimonio dopo tanto tempo.
Non automaticamente! Il parroco ha l’obbligo di trascrivere, ma il risarcimento scatta solo se chi ha subito il danno riesce a dimostrare di aver avuto reali conseguenze negative per colpa della mancata registrazione. Non basta l’errore: senza prova di un danno concreto, non c’è diritto al risarcimento.
L’opposizione del coniuge alla trascrizione tardiva non è considerata un comportamento illecito, ma un diritto personale. Quindi, anche se uno dei due si oppone, sta esercitando un diritto e non provoca un danno risarcibile di per sé. La mancata trascrizione da parte del parroco non comporta automaticamente un danno risarcibile. Serve la prova concreta che, a causa di quella dimenticanza, la persona abbia perso dei diritti o subito delle conseguenze negative effettive.
In mancanza di questa prova, non si può chiedere il risarcimento semplicemente perché si è stati messi in difficoltà dalla situazione.
Perché la mancata trascrizione del matrimonio significa che, per la legge, non sei sposato: niente diritti e doveri previsti per i coniugi, niente tutela in caso di separazione o successione. Controllare che il matrimonio sia trascritto è fondamentale per proteggere sé stessi e il proprio partner.
Se scopri che il matrimonio non è trascritto, puoi fare richiesta anche da solo, ma solo se l’altro coniuge non si oppone. Se l’altro si oppone, potresti dover andare in tribunale e dimostrare la buona fede e la necessità della trascrizione. Il risarcimento dal parroco è raro: serve la prova di un vero danno subito.
Ricorda:Senza trascrizione, il matrimonio religioso non vale per lo Stato. Serve il consenso di entrambi per regolarizzare. Il risarcimento dal parroco non è automatico: bisogna dimostrare di aver subito un danno concreto.
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