Puoi lavorare mentre sei in congedo parentale? Rischi il licenziamento!

Congedo parentale: un diritto da usare con attenzione

7 Febbraio 2025


Un dipendente di una nota società ha usufruito del congedo parentale, cioè il periodo di astensione dal lavoro che i genitori possono chiedere per occuparsi dei figli piccoli. Tuttavia, durante questo periodo, è stato scoperto mentre svolgeva un’altra attività lavorativa, occupandosi di compravendita di auto. L’azienda, venuta a conoscenza della cosa, ha deciso di licenziarlo per giusta causa.
Il dipendente ha contestato il licenziamento, sostenendo che il suo secondo lavoro non aveva alcun impatto sull’azienda e che serviva solo per migliorare l’organizzazione familiare. Il caso è arrivato in tribunale.

La decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione (1) ha dato ragione all’azienda: il licenziamento è legittimo. Secondo i giudici, il congedo parentale serve per occuparsi del figlio, non per svolgere un altro lavoro. Se un genitore usa questo periodo per attività diverse, viene meno la ragione stessa del congedo e ciò rappresenta un abuso. Non conta che il secondo lavoro fosse utile per la famiglia o che non avesse effetti negativi sul datore di lavoro: il congedo è stato creato per garantire la presenza del genitore con il figlio nei suoi primi anni di vita. Chi lo usa per altri scopi rischia il licenziamento per giusta causa.

Perché è importante?

1. Eviti problemi con il datore di lavoro
Molti dipendenti pensano che, una volta ottenuto il congedo parentale, possano gestire il loro tempo come vogliono. Tuttavia, il congedo non è una semplice pausa dal lavoro, ma un diritto con uno scopo preciso: garantire la presenza del genitore accanto al figlio nei suoi primi anni di vita. Se il datore di lavoro scopre che stai lavorando altrove invece di occuparti del bambino, può considerarlo un abuso e licenziarti per giusta causa.

2. Eviti problemi con l’INPS
Durante il congedo parentale, l’INPS paga un’indennità pari al 30% della retribuzione. Questo significa che lo Stato sta sostenendo economicamente il lavoratore per permettergli di dedicarsi alla famiglia. Se invece si utilizza questo tempo per un altro lavoro, si rischia di dover restituire le somme ricevute, oltre a possibili sanzioni.

3. Proteggi la tua reputazione professionale
Un licenziamento per giusta causa può avere conseguenze pesanti sul futuro lavorativo. Molti datori di lavoro fanno controlli sulle precedenti esperienze lavorative e un licenziamento disciplinare può rendere più difficile trovare un altro impiego. Essere trasparenti e rispettare le regole aiuta a mantenere una buona reputazione nel mondo del lavoro.

4. Eviti il rischio di azioni legali
In alcuni casi, oltre al licenziamento, il datore di lavoro può anche decidere di agire legalmente per chiedere un risarcimento. Se l’azienda dimostra che il dipendente ha sfruttato il congedo in modo illecito, potrebbe chiedere indietro eventuali somme pagate o avanzare altre pretese legali.

5. Conosci i tuoi diritti per usarli al meglio
Sapere come funziona il congedo parentale aiuta a evitare errori e a usarlo nel modo corretto. Se un lavoratore ha necessità economiche durante questo periodo, può valutare altre soluzioni, come il part-time, il lavoro da remoto o altre forme di flessibilità, concordandole con il datore di lavoro nel rispetto delle regole.

NOTE

1. Cassazione civile, Sez. lav., sentenza 4 febbraio 2025, n. 2618


Andrea Borsani Ho sempre creduto che ognuno possa fare la sua parte per migliorare le cose. Nel mio piccolo, voglio rendere l’esperienza giuridica semplice. Per questo, con i clienti ho un approccio da “amichevole avvocato di quartiere” e ho dato vita al progetto Simplius.

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