
Se un contribuente muore dopo aver ricevuto una sanzione tributaria, l’erario non può chiederne il pagamento ai figli o agli altri eredi. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione (ord. n. 22476/2025), confermando che le sanzioni fiscali “muoiono” con il loro autore.

Quando una persona muore lasciando una multa fiscale non pagata, la legge e la Cassazione tutelano gli eredi: le sanzioni non si ereditano.

L’esenzione dall’Irpef per le vittime del dovere non richiede una correlazione diretta tra la pensione e l’evento che ha determinato il riconoscimento dello status di vittima. Questo significa che anche i familiari superstiti possono beneficiare dell’esenzione, indipendentemente dal tipo di pensione percepita. La recente sentenza della Corte di Cassazione.

La legge 15/2025 ha riaperto i termini della rottamazione quater per i contribuenti decaduti entro il 31 dicembre 2024. Chi aveva presentato domanda entro il 30 giugno 2023 può ora fare richiesta all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) entro aprile 2025, evitando così il ripristino di sanzioni e interessi. Il nuovo piano prevede fino a 10 rate, con scadenze distribuite tra il 2025 e il 2027. Importante rispettare i pagamenti: un solo ritardo oltre i 5 giorni comporta la perdita dei benefici e il ripristino dell’intero debito.

La frode fiscale è un reato che si concretizza nel momento in cui un contribuente presenta una dichiarazione contenente elementi contabili fittizi, come costi inesistenti o fatture false. Per evitare sanzioni, è fondamentale rispettare le normative fiscali e mantenere una contabilità trasparente.

Una volta iscritto il fermo, l’autovettura non può circolare, non può essere rottamata, né lasciata in giro per strada. E se ne subisco un danno?
