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Rimborso chilometrico: quando prevale il CCNL sul rimborso forfettario

Gli operai chiedevano solo una cosa: essere pagati come stabilisce il loro contratto nazionale. Dopo anni di rimborsi ridotti, la Corte d’Appello ha chiarito che il contratto va rispettato sempre e che i diritti del lavoratore non possono essere compressi per ragioni di bilancio. Una storia semplice, ma che vale per tutti.

Quando paghi la casa intestata al coniuge e la usano i suoceri: la Cassazione dice sì all’arricchimento senza causa

Se l’immobile è intestato solo al coniuge e non serve alla famiglia ma ai suoceri, chi paga può chiederne il rimborso per arricchimento senza causa.

La Carta del Docente che nessuno voleva riconoscere

Tre docenti precari, dopo anni di incarichi annuali e identici obblighi dei colleghi di ruolo, non si sono visti riconoscere la Carta del Docente. Rivoltisi allo studio, hanno ottenuto l’accoglimento del ricorso: il Giudice del Lavoro ha riconosciuto la discriminazione, applicato i principi della Direttiva 1999/70/CE e condannato il Ministero a riconoscere il bonus formativo per gli anni scolastici. Un caso che ribadisce un principio semplice: stesso lavoro, stessi diritti.

Hai firmato un assegno? Attento: per la legge potresti essere già debitore

Il Tribunale di Marsala (sentenza n. 493/2025) ha confermato che la firma su un assegno vale come promessa di pagamento ai sensi dell’art. 1988 c.c. Chi lo riceve non deve dimostrare nulla; chi lo firma deve provare che il debito non esiste.
Una regola che può trasformare un gesto di fiducia in un impegno vero e proprio.

Multa da autovelox non omologato: quando è illegittima?

Se ricevi una multa per eccesso di velocità da un autovelox non omologato, puoi contestarla e chiedere l’annullamento. La Cassazione conferma: senza omologazione, la sanzione non è valida.

Rottamazione delle cartelle: nuova possibilità per i decaduti?

La legge 15/2025 ha riaperto i termini della rottamazione quater per i contribuenti decaduti entro il 31 dicembre 2024. Chi aveva presentato domanda entro il 30 giugno 2023 può ora fare richiesta all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) entro aprile 2025, evitando così il ripristino di sanzioni e interessi. Il nuovo piano prevede fino a 10 rate, con scadenze distribuite tra il 2025 e il 2027. Importante rispettare i pagamenti: un solo ritardo oltre i 5 giorni comporta la perdita dei benefici e il ripristino dell’intero debito​.

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